Gli aspetti legislativi sono molto importanti per comprendere la storia dell’utilizzo dell’amianto nel nostro Paese in quanto dalla loro evoluzione si possono evincere significativi elementi sul livello di diffusione delle conoscenze scientifiche, sui contrasti e travagli che hanno portato negli anni a modificare il quadro normativo, sulle resistenze e pressioni esercitate nei confronti del legislatore dalle potenti lobbies italiane ed internazionali legate all’industria amiantifera che tuttora, nonostante la grande svolta costituita dalla legge 257/92, continuano a far sentire il loro peso.
I punti di riferimento legislativi fondamentali sono costituiti da:
D.P.R. 19 marzo 1956, n° 303 “ Norme generali per l’igiene del lavoro “.
D.P.R. 30 giugno 1965, n° 1124 “ Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali “.
D.L. 15 agosto 1991 n° 277 “ Attuazione delle direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro “.
E finalmente dalla Legge 27 marzo 1992 n° 257 “ Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto” che costituisce, per la sua valenza rigidamente definitoria, una sorta di spatriacque legislativo di portata storica.
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La Legislazione
Legge 257 del 1992
Legge 271 del 1993
Legge 326 del 2003
Decreto Ministeriale 248 del 2004
Circolare Inail 90 del 2005
Circolare Inps 58 del 2005
Proposta Disegno di Legge n. 23
Decreto Ministeriale 27 ottobre 2004 e allegati
Emendamenti Casson per Finanziaria
Sentenza Gorizia 2008
Piano Regionale Amianto Lombardia
Piano Regionale Sardegna
Sentenza Eternit Torino 13-2-2012
Sentenza Eternit 2012 Motivazioni